Storia di Praga

Praga antica

L’area su cui Praga è stata fondata, fu colonizzata già nel Paleolitico. Intorno al 200 aC, i Celti avevano un insediamento nel sud del paese, chiamato Závist, ma in seguito vennero rimpiazzati dai Marcomanni, un popolo germanico e piu’ tardi dagli Avari Eurasici, di origine turca. Secondo una leggenda, Praga è stata fondata da Libuše e suo marito, Přemysl, fondatore della dinastia che porta il suo nome. Indipendentemente da questa leggenda, il primo nucleo di Praga risale alla seconda parte del 9 ° secolo, con un castello sulla collina che domina la riva destra della Moldava: questo è noto come Vyšehrad ( “Castello alto”) per differenziarlo da un altro castello che fu poi eretto sulla sponda opposta, il futuro Castello di Praga.
Sotto l’imperatore Ottone II la città divenne sede vescovile nel 973. Fino a che Praga fu elevata ad arcivescovado nel 1344, era sotto la giurisdizione della Curia Arcivescovile di Magonza. Ben presto la città divenne la sede dei duchi e poi dei re di Boemia.


Medioevo

Il Principe Vladislao II assunse il titolo di Re di Boemia col nome di Vladislao I nel 1158. Molti monasteri e chiese furono costruite sotto il suo regno. Il monastero di Strahov, costruito in stile Romanico, fu fondato nel 1142. Il primo ponte sul fiume Moldava, il Ponte di Giuditta, è del 1170. (Collassò nel 1342 e un nuovo ponte, più tardi chiamato Ponte Carlo, fu costruito al suo posto nel 1357).

Nel 1212 la Boemia divenne un regno ereditario quando il principe Premysl Otakar I assunse il titolo di Re ereditandolo da Federico I (Imperatore dal 1215), ufficializzato nel documento chiamato “La Bolla d’ Oro di Sicilia” La figlia del Re, Agnese, divenne un’ altra Santa Boema. Agnese preferì entrare in convento piuttosto che sposare l’ Imperatore Federico II. Durante il regno del Re Premysl Otakar I cominciò una colonizzazione pacifica. Coloni tedeschi furono invitati sia in Boemia che in Moravia. Per centinaia d’ anni questo dualismo di popoli non causò alcun problema, prima che il nazionalismo divenne una forza mondiale.

Nel 13° secolo le città cominciarono a ingrandirsi. Tre insediamenti attorno al Castello di Praga guadagnarono il titolo di Città. L’ insediamento sottostante il Castello di Praga divenne la Città Nuova di Praga nel 1257 sotto Re Otakar II e fu successivamente chiamata la Piccola Parte di Praga – Malá Strana. Il distretto del Castello – Hradčany – costruito attorno alla sua piazza, appena fuori dal Castello di Praga, è del 1320. Dall’ altra parte della Moldava, la Città Vecchia di Praga – Staré Mesto – aveva già ottenuto il titolo di Città nel 1230.

Nel 13° secolo il Re Otakar II era il più potente re di tutto il Sacro Romano Impero, conosciuto come “Il Re di Ferro e di Oro”. Governava in altri 7 Paesi e il suo regno si estendeva dalla Slesia alla costa Adriatica.

La dinastia Přemysl regnò fino al 1306 e si estinse per mancanza di eredi maschi. La dinastia ereditante fu quella dei Lussemburgo quando Eliška Premyslovna, sorella dell’ ultimo re Premysl, sposò Giovanni di Lussemburgo.


Tardo medioevo

La città fiorì durante il 14° secolo sotto il regno di Carlo IV, della dinastia dei Lussemburgo. Carlo era il figlio maggiore della Principessa Ceca Eliska Premyslovna e di Giovanni di Lussemburgo. Nacque a Praga nel 1316 e divenne Re di Boemia alla morte di suo padre, nel 1346. Grazie agli sforzi di Carlo, il Vescovado di Praga fu elevato ad Arcivescovado nel 1344. Il 7 Aprile del 1348 fondò la prima università dell’ Europa centrale, settentrionale e orientale, chiamata oggi Università Carlo, la più antica università ceca. Nello stesso anno fondò anche la Città Nuova (Nové Mesto) adiacente alla Città Vecchia Carlo riedificò il Castello di Praga e Vysehrad, ed eresse un nuovo ponte, chiamato ora Ponte Carlo. Sotto il suo regno cominciò anche la costruzione della Cattedrale di San Vito. Molte nuove chiese vennero fondate. Nel 1355 Carlo fu incoronato Imperatore del Sacro Romani Impero a Roma. Praga divenne la capitale del Sacro Romano Impero. Carlo voleva che Praga diventasse una delle città più belle del mondo. Voleva che Praga fosse la città dominante di tutto l’ impero, con il Castello di Praga dominante sulla città e la Cattedrale Gotica ancora più dominante del Castello. Tutto fu costruito in un grandioso stile gotico e decorato con uno stile indipendente, chiamato stile boemo. Durante il regno dell’ Imperatore Carlo IV, le terre ceche erano tra le più potenti in Europa.


Tutto questo cambiò durante il regno del debole Venceslao IV, figlio di Carlo IV. Durante il regno del Re Venceslao IV – Václav IV (1378-1419), Jan Hus, predicatore e rettore dell’ università, teneva i suoi sermoni a Praga nella Cappella di Betlemme, parlando in ceco per diffondere il più possibile le sue idee riguardo la riforma ecclesiastica. La sua esecuzione nel 1415 a Costanza (accusato di eresia) portò nel giro di quattro anni alle guerre Hussite (seguite alla defenestrazione di Praga, quando il popolo si ribellò, sotto il comando del prete praghese Jan Želivský e gettò i consiglieri della città giù dalle finestre del municipio). Il Re Venceslao IV morì 16 giorni più tardi. Il suo fratellastro più giovane, Sigismondo, era il legittimo erede al trono. Ma gli Hussiti si opposero a Sigismondo e lui venne a Praga con un esercito di 30.000 crociati. Voleva far capitolare Praga e prendere la corona.. (Fu Sigismondo ad invitare Jan Hus a Costanza per difendersi dall’ accusa di eresia, e gli promise l’ immunità, ma non mantenne la parola). Nel 1420 i contadini ribelli, guidati dal famoso generale Jan Žižka, insieme alle truppe Hussite, sconfissero Sigismondo (Zigmund, figlio di Carlo IV) nella Battaglio della Montagna di Vítkov. I crociati erano in numero maggiore, ma fallirono. Ma dopo la morte di Žižka, gli Hussiti persero l’ orientamento. Si divisero in gruppi. Gli Hussiti più radicali alla fine vennero sconfitti nella battaglia di Lipany nel 1434, mentre gli Hussiti moderati si allearono con i Cattolici Cechi. Sigismondo divenne Re di Boemia.
Nel 1437 Sigismondo morì. Non c’ erano più membri maschi della dinastia dei Lussemburgo. Il marito della figlia di Sigismondo (Elisabetta), Alberto II, Duca di Austria, divenne Re Boemo per due anni (fino alla sua morte). Poi, l’ erede al trono Boemo fu il nipote di Sigismondo, nato dopo la morte di suo padre, e chiamato Ladislao Il Postumo. Quando morì a 17 anni, il nobile Giorgio di Podebrady, consigliere di Ladislao, fu scelto come Re Boemo sia dai Cattolici che dagli Hussiti Utraquisti. Fu chiamato il Re Hussita. Durante il suo regno, il Papa evocò una crociata contro gli eretici cechi. La crociata fu guidata dal Re d’ Ungheria Mattia Corvino che, dopo la crociata, divenne anche Re di Boemia. Giorgio non abdicò. La Boemia aveva due re. Giorgio, prima di morire, fece un accordo con il Re di Polonia Casimiro IV, secondo il quale il prossimo re boemo sarebbe dovuto appartenere alla dinastia Jagellone. (La moglie del Re Casimiro IV era la sorella di Ladislao Il Postumo e così suo figlio Vladislao era legato alla dinastia dei Lussemburgo e anche alla prima dinastia boema, quella dei Premyslid). La dinastia Jagellone regnò solo fino al 1526 quando morì Ludovico Jagellone, figlio di Vladislao Jagellone.


Il successivo Re Boemo fu Ferdinando d’ Asburgo, marito di Anna Jagellone, che era sorella di Ludovico Jagellone. Fu così l’inizio della dinastia degli Asburgo. Dopo che il fratello di Ferdinando, Carlo V, abdicò nel 1556 da Imperatore, Ferdinando fu eletto Imperatore nel 1558. Dopo la sua morte suo figlio Massimiliano II ereditò tutti i suoi titoli. Dopo di lui fu il turno di Rodolfo II. Fu durante il regno dell’ Imperatore Rodolfo II che Praga ebbe un altro periodo glorioso. Praga tornò ad essere il centro culturale del Sacro Romano Impero. Rodolfo era legato alla dinastia Jagellone, a quella dei Lussembrugo e anche a quella Premyslide. Ma era anche legato alla spagnola Giovanna la Pazza (la figlia della Regina Isabella di Castiglio e del Re Ferdinando II d’ Aragona); Giovanna era la madre del nonno di Rodolfo. Nonostante Rodolfo II fosse dotato di molto talento, era eccentrico e soffriva di depressione. L’ Imperatore Rodolfo II visse nel Castello di Praga, dove mantenne la sua corte bizzarra composta da astrologi, maghi e altre strane figure. Ma era un periodo prospero per la città; molti personaggi famosi vivevano lì, tra questi gli astronomi Tycho Brahe e Giovanni Keplero, i pittori Arcimboldo, Spranger, Hans von Aachen, Heintz e altri. Nel 1609, sotto l’ influenza degli Elettori protestanti, Rodolfo II (un devoto cattolico), emise una “Carta Imperiale” in cui legalizzò la libertà di religione con un atto senza precedent nell’ Europa di quel periodo.

Molti protestanti tedeschi (sia luterani che calvinisti) immigrarono in Boemia. Uno di questi era il Conte J.M. Thurn, un luterano tedesco: sotto la sua guida avvene la Terza Defenestrazione di Praga, nel 1618, che portò alla Guerra deii Trent’ Anni.
Il successore di Rodolfo al trono era suo fratello Mattia, ma siccome non aveva figli, suo cugino, l’ Arciduca Ferdinando di Styria (anche lui legato ai Jagelloni, Lussemburgo e Premyslidi), fu inizialmente accettato come erede presunto quando Mattia si ammalò. Agli Elettori Protestanti della Boemia non piacque questa decisione. La tensione tra i protestanti e i cattolici filo-asburgici portò alla Terza Defenestrazione di Praga, quando i governatori cattolici furono gettati dalle finestre del Castello di Praga il 23 Maggio 1618. Sopravvissero, ma i protestanti sostituirono i governatori cattolici. Questo incidente causò la Guerra dei Trent’ Anni. Quando Mattia morì, Ferdinando di Styria fu eletto Imperatore con il nome di Imperatore Ferdinando II, ma non fu accettato come Re di Boemia dai protestanti. Il calvinista Federico V di Pfalz fu eletto Re di Boemia. A questo evento seguì la Battaglia della Montagna Bianca, l’ 8 Novembre 1620. L’ Imperatore Ferdinando II fu aiutato non solo dalla Spagna, dalla Polonia e dalla Baviera (paesi cattolici), ma anche dalla luterana Sassonia (che non appoggiava i calvinisti). L’ esercito protestante, guidato dal Conte J.M. Thurn, era principalmente formato dalla Slesia luterana, dalla Lusazia e dalla Moravia. Fu principalmente una battaglia tra protestanti e cattolici. I cattolici vinsero e l’ Imperatore Ferdinando II divenne Re di Boemia. Proclamò la ri-cattolicizzazione delle terre ceche. 27 capi protestanti furono giustiziati nella Piazza della Città Vecchia a Praga il 21 Giugno 1621. (Tre nobili, 7 cavalieri e 17 cittadini furono giustiziati. Tra questi il Dr. Jan Jesenius, il Rettore dell’ Univesritŕ di Praga). La maggior parte dei protestanti fuggì, tra loro anche il Conte J.M. Thurn; quelli che restarono non si aspettavano una punizione dura. I protestanti dovettero restituire alla Chiesa tutte le proprietà sottratte ai cattolici. Nessun’ altra fede, oltre a quella cattolica, fu permessa. Alle classi sociali più alte fu fatto scegliere se emigrare o convertirsi al cattolicesimo. Alla lingua lingua tedesca furono dati gli stessi diritti che a quella ceca. Dopo la Pace di Westfalia Ferdinando II spostò la corte a Vienna e Praga cominciò un regolare declino che ridusse la popolazione da 60000 (prima della guerra) a 20000.


Il Quartiere Ebraico

Il 17° secolo è considerato l’ Età d’ Oro della Praga ebraica. La comunità ebraica di Praga contava circa 15000 persone (circa il 30% dell’ intera popolazione), risultando la più grande comunità di Aschenaziti nel mondo e la seconda comunità ebraica in Europa dopo Salonicco. Negli anni dal 1597 al 1609, il Maharal (Judah Loew ben Bezalel) servì a Praga come rabbino capo. E’ considerato il più grande tra gli studiosi ebrei nella storia di Praga. La sua tomba nel Vecchio Cimitero Ebraico è diventata meta di pellegrinaggio.
L’ espulsione degli Ebrei da Praga decretata da Maria Teresa d’ Austria nel 1745, causata dalla loro collaborazione con l’ esercito prussiano, fu un duro colpo per la florida comunità ebraica. La regina permise agli ebrei di tornare in città nel 1748. Nel 1848 le porte del ghetto di Praga vennero aperte. Il vecchio quartiere Ebraico, rinominato Josefov nel 1850, fu demolito durante la “pulizia del ghetto” tra la fine del 19° e l’ inizio del 20° secolo.


Il 18° secolo

Nel 1689 un grosso incendio, causato da agenti francesi, devastò Praga, ma questo spronò il rinnovamento e la ricostruzione della città. L’ ascesa economica continuò anche durante il secolo successivo e nel 1771 la città raggiunse 80000 abitanti. Molti di questi erano ricchi mercanti che, insieme ai nobili, arricchirono la città con una moltitudine di palazzi, chiese e giardini, creando uno stile barocco rinomato in tutto il mondo. Nel 1784, sotto Giuseppe II, i quattro comuni di Malá Strana, Nové Mesto, Staré Mesto and Hradcany si fusero in una sola entità amministrativa. Il quartiere ebraico, chiamato Josefov,venne incluso solo nel 1850. La rivoluzione industriale ebbe un forte effetto su Praga. Le fabbriche infatti potevano avvantaggiarsi della presenza, nelle regioni vicine, di miniere di carbone e fonderie. Un primo sobborgo, Karlín, fu creato nel 1817, e 20 anni più tardi la popolazione superò i 100.000. Il primo collegamento ferroviario fu costruito nel 1842.


Il 19° secolo.

Nel 1806, quando Napoleone ne ordinò la dissoluzione, crollò il Sacro Romano Impero. L’ imperatore Francesco II abdicò. Divenne Francesco I, Imperatore d’ Austria.
Nello stesso periodo in cui si sviluppava la rivoluzione industriale, i Cechi cominciavano a dar vita al movimento di Risveglio Nazionale Ceco: I cambiamenti politici e culturali richiedevano una maggiore autonomia. Fin dalla fine del 18° secolo la letteratura ceca occupava un’ imortante posizione nella cultura ceca.
La rivoluzione che sconvolse tutta l’ Europa attorno al 1848 toccò anche Praga, ma fu ferocemente soppressa. Nei seguenti anni il movimento nazionalista ceco (opposto ad un altro partito nazionalista, quello tedesco) cominciò la sua ascesa, fino a quando ebbe la maggioranza nel consiglio cittadino nel 1861.
Nel 1867 l’ Imperatore Giuseppe I stabilì la monarchia duale Austro-Ungarica dell’ Impero Austriaco e del Regno d’ Ungheria.


Il 20° secolo.

Il successivo erede al trono Austro-Ungarico fu Francesco Ferdinando d’ Este, dopo che il Principe Rofolfo (figlio dell’ imperatore Francesco Giuseppe I) si suicidò e dopo la morte del fratello dell’ Imperatore (il padre di Ferdinando). Ferdinando (anche lui legato agli Jagelloni, ai Lussemburgo e ai Premyslidi) si sposò con Sofie von Chotek, apartenente ad una famiglia aristocratica ceca. Vissero in Boemia nel Castello di Konopiste, non lontano da Praga. Era favorevole ad una Tripla Monarchia, espandendo il dualismo Austro-Ungarico ad una monrachia tripla Austro-Ungarico-Ceca, ma il 28 Giugno del 1914 lui e sua moglie furono assassinati a Sarajevo. Questo assassinio diede inizio alla Prima Guerra Mondiale.
La guerra finì con la sconfitta dell’ Impero Austro-Ungarico e con la creazione della Cecoslovacchia. Praga fu scelta come capitale. In questo periodo Praga era una città europea con un ambiente industriale sviluppato. Nel 1930 la popolazione crebbe fino a 850.000
Per gran parte della sua storia, Praga è stata un città etnicamente mista, con popolazioni ceche, tedesche ed ebraiche. Praga era maggiormente abitata da tedeschi nel 1848, ma nel 1880 la popolazione germanica decrebbe fino al 13,52% e nel 1910 fino al 5,97%, a causa di una massiccia crescita della popolazione della città causata dall’ arrivo di cechi provenienti da altre regioni della Boemia e della Moravia , ma anche dall’ assimilazioni di molti tedeschi. Come risultato di questo, la minoranza tedesca e la comunità ebraica di lingua tedesca rimasero principalmente nelle parti centrali ed antiche della città, mentre i cechi erano la maggioranza quasi assoluta nei sobborghi di Praga, che stavano rapidamento crescendo. Nel 1880 i “tedeschi” ancora rappresentavano il 22% della popolazione di Stare Mesto (la Città Vecchia), il 16% a Nove Mesto (la Città Nuova), il 20% a Mala Strana (la Parte Piccola) , il 9% a Hradcany e il 39% nell’ ex ghetto ebraico di Josefov. Dal 1939, quando il paese fu occupato dalla Germania nazista, e durante la Seconda Guerra Mondiale, molti ebrei fuggirono dalla città o vennero uccisi durante l’ Olocausto. Gran parte degli ebrei che vivevano a Praga dopo la guerra emigrarono durante gli anni del comunismo, soprattutto dopo il colpo di stato, la fondazione di Israele nel 1948 e l’ invasione sovietica nel 1968. Neii primi anni 90 la comunità ebraica di Praga contava solo 800 persone, a differenza dei quasi 50.000 che vi abitavano prima della Seconda Guerra Mondiale. Nel 2006 circa 1.600 persone erano registrate nella comunità ebraica.
Durante l’ occupazione della Cecoslovacchia da parte della Germania nazista, i cittadini di Praga furono oppressi e perseguitati dai nazisti. Politici (per esempio il Primo Ministro Alois Eliáš), professori universitari, studenti e molti altri, furono assassinati, imprigionati, o mandati nei campi di concentramento. Praga fu l’ obiettivo di vari bombardamenti alleati, il più mortale avvenne il 14 Febbraio 1945 quando gran parte del centro fu distrutto, lasciando un bilancio di 700 morti e quasi 1.200 feriti. La rivolta di Praga cominciò il 5 Maggio 1945 quando i cittadinii praghesi, assistiti da una divisione russa rinnegata, originariamente in servizio alle Waffen SS, si rivoltarono contro gli occupanti nazisti. Lo stesso giorno la Terza Armata Americana del Generale Patton (con 150.000 soldati) arrivò a Pilsen (a poche ore di distanza da Praga) mentre l’ esercito sovietico del Maresciallo Konev era ai confini della Moravia. Il Generale Patton era favorevole a liberare Praga, ma dovette seguire le istruzioni del Generale D. Eisenhower. Eisenhower richiese al Capo di Stato sovietico il permesso di andare avanti, ma venne informato che l’ aiuto americano non era necessario (un precedente accordo alla Conferenza di Yalta stabiliva che la Boemia sarebbe stata liberata dall’ Armata Rossa). Alla fine, il 9 Maggio 1945 (il giorno dopo la Germania capitolò ufficialmente) I carri armati sovietici raggiunsero Praga. Il fuoco non cessò in Cechia fino al 12 Maggio 1945. L’ occupazione tedesca causň la morte di 270.000 cittadini cecoslovacchi, inclusi 77.297 ebrei cecoslovacchi, i cui nomi sono scritti sui muri della Sinagoga Pinkas a Praga.
La popolazione di Praga di etnia tedesca fuggì o fu espulsa nei mesi successivi al Maggio 1945. Durante i ritrovi e i trasferimenti dei tedeschi ci furono vari massacri locali.
Dopo la guerra Praga tornò ad essere la capitale della Cecoslovacchia. Molti cechi provarono sincera gratitudine verso i soldati sovietici. Le truppe sovietiche lasciarono la Cecoslovacchia un paio di mesi dopo la guerra ma il paese rimase sotto una forze influenza politica sovietica. Nel Febbraio del 1948 Praga divenne il fulcro di un colpo di stato comunista.
La comunità intellettuale di Praga, comunque, soffrì sotto il regime totalitario, malgrado l’ attento programma di ristrutturazione e cura dei monumenti danneggiati dopo la guerra. Al 4° Congresso degli Scrittori Cecoslovacchi, tenutosi in città nel 1967, fu presa una forte posizione contro il regime. Questo spronò il nuovo segretario del Partito Comunista, Alexander Dubcek, a proclamare una nuova fase della vita della cittŕ e del Paese, inaugurando la stagione, che ebbe vita breve, del “socialismo dal volto umano”. Questa fu la Primavera di Praga, che mirava ad una riforma democratica delle istituzioni. L’ Unione Sovietica e il resto del Patto di Varsavia, eccetto la Romania, reagirono, occupando la Cecoslovacchia e la capitale nell’ Agosto del 1968, sopprimendo ogni tentativo di innovazione con le minacce dei loro carri armati.
Durante il periodo comunista fu fatto poco per mantenere la bellezza degli edifici della città. A causa degli scarsi incentivi da parte del regime, gli operai, messe le impalcature, scomparivano in lavori in nero. Piazza Venceslao (Vaclavske Namesti) è stata ricoperta di queste impalcature per più di dieci anni, ma poco è stato riparato. Il vero rinnovamento cominciò dopo il collasso del comunismo. La durevolezza delle ristrutturazioni fu aiutata dal fatto che Praga passò quasi completamente dal riscaldamento a carbone a quello elettrico. Il carbone bruciato durante il periodo comunista fu la causa principale di inquinamento che corrose e macchiň le facciate degli edifici, dando a Praga l’ aspetto di una città scura e sporca.
Nel 1989, dopo la caduta del Muro di Berlino e la Rivoluzione di Velluto, la Cecoslovacchia finalmente si liberò dal comunismo e dall’ influenza sovietica, e Praga beneficiò profondamente del nuovo umore. Nel 1993, dopo la divisione della Cecoslovacchia, Praga divenne la capitale della nuova Repubblica Ceca. Praga è la capitale di due unità amministrative – La Regione di Praga e la Regione della Boemia Centrale – Středočeský kraj).